Antonio Fusco collezioni moda donna



Radici italiane e approccio internazionale; piacere della qualità e lunga scuola d’esperienza. Questa, in sintesi, la moda raccontata da Antonio Fusco.Non si potrebbe capire l’eleganza di questo stile se non affondasse in una cultura di famiglia ed in una tradizione che è diventata leggenda: la grande sartoria napoletana con il suo corredo di raffinatezza e di manualità preziose.Antonio Fusco è cresciuto in questo ambiente unico, stimolato anche dall’attività della famiglia che trattava tessuti d’arredamento.A vent’anni la voglia di apprendere, di allargare gli orizzonti, lo spinge a partire. Scuola di design e lavoro, corsi di specializzazione a New York, Montreal, Parigi. A Istanbul per il gruppo Cerruti organizza e segue una linea di abbigliamento. Nel 1976 decide di ritornare in Italia a Milano. Dal suo stimolante percorso professionale ha tratto l’idea di procedere in libertà, senza lasciarsi imprigionare da regole e schemi. Così apre una factory, una specie di fucina di idee, che gli permette di trapiantare nell’industria il suo ideale di artigianalità. Cresce muovendosi contro corrente nel periodo in cui il prêt-à-porter milanese conosce i più grandi successi. Più dilaga il rumore, più questo sorprendente artefice del bel vestire si immerge nel silenzio nella discrezione, nella cura maniacale del proprio lavoro. Dal 1979 gli si affianca la moglie Patrizia che lo segue con slancio e sensibilità nel progetto che rivoluziona lo stile: Antonio Fusco ha preso la giacca da uomo e l’ha alleggerita, smontata, snellita pur mantenendo quella costruzione della spalla per la quale la sartoria napoletana è famosa. Ha scelto la qualità dei materiali e delle lavorazioni alle quali ha dato un’impronta inconfondibile e riconoscibile, riproponendo in modo nuovo i tessuti di sempre, con un’inconfondibile scelta sia per la qualità dei materiali che delle lavorazioni. E soprattutto ha trasferito nell’abbigliamento femminile l’aplomb del guardaroba maschile. Basta pensare che alcuni modelli – la giacca Milano, il tailleur Portofino, il cappotto Montecarlo ed il cappotto Vienna – sono riproposti ogni anno come capi base che confermano il proprio valore con il passare del tempo. Per questo il nome Antonio Fusco significa qualità, certezza del gusto.
Dal 1996 al 2008 le sue collezioni calcano le passerelle durante le sfilate milanesi organizzate dalla Camera della Moda, di cui è socio sin dalla fondazione, distinguendosi come uno degli stilisti del prêt-à-porter italiano più apprezzato dalle grandi firme del giornalismo. Ma non solo: i più importanti fotografi del secolo, da Patrick Demarchelier a Steven Meisel, da Michelangelo Di Battista ad Aldo Fallai, immortalano le sue creazioni, scattando memorabili campagne pubblicitarie con i volti, giovani e inediti, di Naomi Campbell e Carla Bruni.
Molti i riconoscimenti attribuiti allo stilista napoletano, da sempre fedele ad un’attività produttiva, tra Milano e Corsico, che resta immune alla dilagante globalizzazione, riconfermandosi anno dopo anno 100% Made in Italy: dal “Premio Isimbardi” – per essersi distinto quale imprenditore lombardo che ha contribuito a far conoscere e sviluppare la moda italiana – conferitogli nel 2003 dalla Provincia di Milano, al riconoscimento ottenuto nel 2008 dalla Camera di Commercio di Caserta, quale rappresentante delle “Eccellenze Campane”che hanno contribuito a far conoscere il meglio dell’artigianalità della regione nel mondo.
Il marchio che porta il nome di Antonio Fusco prende così sempre più piede sul mercato: dalle licenze Antonio Fusco Parfum Uomo e Donna all’espansione nel verso i mercati internazionali.
Nel giugno del 2009 è tra i trentotto stilisti fotografati da Alessandro Villa per il progetto “Lo specchio dei doni”, che mette in mostra gli illustri rappresentanti della moda italiana.

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